L'infermiere di famiglia e l'educazione sanitaria in Europa: strategie e impatto sul cambiamento comportamentale

Autori

DOI:

https://doi.org/10.63099/nps.v1i4.21

Parole chiave:

Infermiere di famiglia, Educazione sanitaria, Cambiamento comportamentale, Prevenzione, Aderenza terapeutica, Stili di vita sani, Promozione della salute, Malattie croniche, OMS Europa, Horizon Europe

Abstract

L’Europa affronta una crescente sfida sanitaria legata all’elevata prevalenza di malattie croniche e fattori di rischio comportamentali nella popolazione. Quasi il 60% degli adulti europei è in sovrappeso o obeso ( WHO European Regional Obesity Report 2022 ) e circa un quarto della popolazione europea è fumatore, contribuendo all’aumento di patologie non trasmissibili. In questo contesto, l’educazione sanitaria e le strategie di cambiamento comportamentale risultano fondamentali per migliorare gli esiti di salute. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) Europa e istituzioni europee hanno promosso il ruolo dell’infermiere di famiglia e di comunità quale figura chiave nella promozione della salute a livello territoriale. Questo articolo offre un’analisi comparativa dell’esperienza europea riguardo all’educazione sanitaria e al ruolo dell’infermiere di famiglia nelle strategie per favorire prevenzione, aderenza terapeutica e stili di vita sani.

 

Il metodo utilizzato: È stata condotta una revisione della letteratura e dei documenti istituzionali europei pubblicati principalmente dal 2018 in poi, con integrazione di dati statistici aggiornati. Sono stati confrontati modelli organizzativi e iniziative infermieristiche di diversi paesi europei, analizzando il loro impatto sui comportamenti sanitari dei cittadini. I risultati sono stati sintetizzati in tabelle comparative e discussi in un’ottica di sanità pubblica.

 

Risultati: Emerge una diversità di modelli di infermieristica di famiglia e comunità in Europa, sviluppati in base ai contesti nazionali. In molti paesi (es. Regno Unito, Irlanda, paesi scandinavi, Spagna) l’infermiere di famiglia opera da tempo nell’assistenza primaria con compiti di prevenzione (vaccinazioni, screening), educazione alla salute e gestione proattiva dei pazienti con patologie croniche. Studi recenti indicano che interventi infermieristici mirati migliorano l’aderenza terapeutica nei pazienti cronici e favoriscono l’adozione di stili di vita sani (es. cessazione del fumo, alimentazione corretta, attività fisica) nelle comunità. Le attività degli infermieri di famiglia si associano a una maggiore copertura vaccinale e a una migliore partecipazione ai programmi di screening preventivo in diverse realtà europee. Inoltre, nei modelli ove l’infermiere di famiglia ha un ruolo consolidato, si osservano indicatori positivi come il miglior controllo dei fattori di rischio e una riduzione delle ospedalizzazioni evitabili per scompenso di malattie croniche, secondo i dati riportati da varie esperienze nazionali.

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Pubblicato

20.02.2025

Come citare

GAROFALO, A., & MAROTTA, A. (2025). L’infermiere di famiglia e l’educazione sanitaria in Europa: strategie e impatto sul cambiamento comportamentale. Nurse Practitioners, 1(4). https://doi.org/10.63099/nps.v1i4.21

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