Collaborazione tra Infermiere di Famiglia e Medico di Medicina Generale in Campania: Il Modello ASL Avellino

Autori

DOI:

https://doi.org/10.63099/nps.v4i1.16

Parole chiave:

Infermiere di Famiglia e Comunità (IFeC), Medico di Medicina Generale (MMG), Assistenza domiciliare, Cure primarie, Regione Campania, ASL Avellino, Case della Comunità, Educazione sanitaria

Abstract

Negli ultimi anni, la sanità territoriale italiana ha posto crescente attenzione alla figura dell’Infermiere di Famiglia e di Comunità (IFeC) come elemento chiave per integrare l’assistenza primaria. L’IFeC rappresenta un nuovo modello organizzativo sul territorio, coniugando il bisogno di salute tra medico di medicina generale (MMG) e paziente. Nato in risposta alle criticità emerse durante la pandemia di COVID-19, questo ruolo mira a rafforzare le cure domiciliari e di prossimità per pazienti cronici, anziani e fragili, riducendo la pressione su ospedali e pronto soccorso. In Campania, regione storicamente segnata da carenze nell’assistenza territoriale, l’introduzione dell’Infermiere di Famiglia è al centro di una proposta di legge regionale (avviata nel 2022 e in fase di approvazione nel 2024-2025) che promette una svolta organizzativa nelle cure primarie. Questa pubblicazione analizza la collaborazione tra IFeC e MMG in Campania, con particolare attenzione all’ASL Avellino (area interna della regione), confrontando il modello organizzativo emergente in tale ASL con quello delle altre Aziende Sanitarie Locali campane. Verranno evidenziate somiglianze, differenze, punti di forza e criticità, supportati da dati recenti (dal 2023 in poi), casi studio e pratiche innovative a livello locale e nazionale.

È stata condotta un’analisi documentale comparativa sulle fonti ufficiali e scientifiche riguardanti l’implementazione dell’Infermiere di Famiglia in Campania. In primo luogo, sono stati esaminati atti normativi e programmatici regionali (delibere, proposte di legge, linee guida Agenas) per delineare il quadro regolatorio e gli standard previsti (es. standard DM 77/2022 di almeno un IFeC ogni 3.000 abitanti ). In parallelo, si sono analizzati report e comunicati delle ASL campane (in particolare dell’ASL Avellino) e dell’Ordine Professioni Infermieristiche (OPI) locale, al fine di descrivere il modello organizzativo proposto e le iniziative pilota. Si è proceduto a un confronto con le altre ASL della regione (Napoli 1 Centro, Napoli 2 Nord, Napoli 3 Sud, Salerno, Caserta, Benevento) attraverso documenti di programmazione sanitaria pubblicamente disponibili, dati epidemiologici (popolazione assistita, indicatori di performance territoriale) e notizie di stampa locale specializzata. Per contestualizzare i risultati, si sono inclusi casi studio nazionali di riferimento (come l’esperienza della Toscana Sud Est) e letteratura peer-reviewed sulle collaborazioni MMG-infermiere. I dati quantitativi (es. fabbisogno di personale, copertura dell’assistenza domiciliare) sono stati tabulati in forma comparativa. L’analisi critica ha considerato sia gli aspetti strutturali (organizzazione dei servizi, presenza di Case della Comunità e strumenti di coordinamento) sia quelli procedurali (modalità di interazione tra infermieri e medici, percorsi assistenziali condivisi), identificando punti di forza e criticità in ciascun contesto locale.

Punti di forza e criticità emersi

  • Punti di forza

    • Visione integrata delle cure primarie, miglioramento dell'accessibilità e continuità assistenziale, equità e sostegno alle fasce fragili, riduzione dei costi e sostenibilità del sistema7.
  • Criticità e sfide

    • Reperimento di personale qualificato, integrazione dei professionisti sul territorio, infrastruttura e governance delle Case della Comunità, monitoraggio e valutazione dell'impatto8.

Conclusioni

La collaborazione tra l'IFeC e il MMG sta per diventare una realtà strutturata nella Regione Campania, segnando un passaggio fondamentale verso un nuovo paradigma di assistenza territoriale integrata. Il successo di questa riforma dipenderà dalla capacità di governance e dalla flessibilità per apportare miglioramenti in corso d'opera.

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Pubblicato

28.11.2024

Come citare

GAROFALO, A., & MAROTTA, A. (2024). Collaborazione tra Infermiere di Famiglia e Medico di Medicina Generale in Campania: Il Modello ASL Avellino. Nurse Practitioners, 4(1). https://doi.org/10.63099/nps.v4i1.16

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