Corso BLSD: massaggio cardiaco e defibrillatore

Il corso BLSD (Basic Life Support & Defibrillation) consente di mettere in pratica le tecniche di base a supporto delle funzioni vitali, in caso di emergenza tramite l’uso del Defibrillatore semiautomatico esterno. Ha l’obiettivo di insegnare poche e specifiche manovre per aiutare a salvare la vita di una persona. Attraverso lezioni frontali e pratiche, vengono apprese le tecniche fondamentali per tutelare al meglio la vittima, tramite l’utilizzo del Defibrillatore semiautomatico esterno (DAE). Il corsista sarà in grado di riconoscere segni e sintomi di persone colpite da arresto cardiaco improvviso e fornire assistenza in merito, eseguendo correttamente il massaggio cardiaco, come anche la tecnica per la disostruzione delle vie aeree. E’ adatto a chi opera in luoghi affollati, in palestre, piscine e centri sportivi, a chi si prende cura dei bambini e delle persone anziane, agli addetti alle emergenze incaricati all’interno delle aziende, ai volontari, alle Forze armate e alla Protezione civile.

Quante ore di corso BLSD devi seguire?

La durata del corso è fissata a livello nazionale e regionale. Tale corso dura almeno 5 ore ed è comprensivo di parte teorica e pratica (la pratica richiede la maggior parte del tempo del corso). La formazione, effettuata da medici, infermieri o personale non sanitario esperto in materia, è volta ad apprendere il corretto massaggio cardiaco e l’uso del defibrillatore. E’ previsto un aggiornamento biennale di almeno 3 ore, in cui viene fatto un ripasso generale delle procedure per l’utilizzo del defibrillatore e vengono illustrate eventuali procedure nuove. L’attestato si considera scaduto dopo esattamente 24 mesi dal giorno in cui è stato rilasciato, a prescindere dall’Ente che ha erogato il corso. Per tale motivo si raccomanda di rinnovarlo prima della data di scadenza. In particolare, per le imprese obbligate a mettere a disposizione un defibrillatore, è necessario avere tutti gli attestati non scaduti per non incorrere in multe e sanzioni.

Perché è importante frequentare il corso BLSD?

Ogni giorno in Italia l’arresto cardiaco riguarda circa 164 individui con percentuali di sopravvivenza praticamente nulle senza un intervento immediato.
Le tecniche BLSD aumentano di tre volte le probabilità di salvare una vita.
L’obiettivo è quello di divulgare la cultura del primo soccorso, mostrando alcune facili manovre di rianimazione cardiopolmonare (RCP). Si ricorda che molti incidenti possono avvenire ovunque, anzi, le statistiche sono piuttosto chiare: la maggior parte delle volte accadono nelle abitazioni. Le manovre salvavita danno il tempo ai soccorsi avanzati di raggiungere il luogo dell’evento. In caso di un arresto cardiaco non arriva più sangue, e quindi ossigeno, al cervello della vittima, che, dunque, si trova in condizioni critiche di salute (si può stare senza ossigeno per poco tempo!). Se non si interviene tempestivamente, la persona è in serio pericolo di vita. Con un corso di BLSD si impara a mantenere ossigenato il cervello. Il soccorritore, tramite il massaggio cardiaco, va a sostituire temporaneamente l’attività cardiaca; ovvero effettuando delle compressioni a livello del torace del paziente, pomperà il sangue ricco di ossigeno al cervello, che riesce a sopravvivere per più tempo. Il corso BLSD è incentrato sul massaggio cardiaco; il corsista, al termine della formazione, apprenderà il punto in cui deve essere effettuato, la velocità, per quanto tempo è necessario continuare, quando deve interrompere tale massaggio e la eventuali problematiche che si potrebbero presentare in caso di rottura di una costola a seguito della manovra di rianimazione. Per quanto riguarda le azioni di BLS (massaggio cardiaco, etc.), queste prevedono solo l’utilizzo delle le mani; il defibrillatore, invece, non sempre è a disposizione nelle aziende. Se per caso il soccorritore è in un ambiente in cui è presente il defibrillatore, deve utilizzarlo solo in un ambiente sicuro, in cui sia sotto controllo (durante il corso BLSD si apprende l’utilizzo del defibrillatore). Vengono apprese anche le manovre di disostruzione delle vie aeree, dato che il soffocamento è una possibile causa di morte e un soggetto che non respira è in vero e proprio pericolo di vita. Si fa presente che in caso di arresto cardiaco, la possibilità di sopravvivenza per la vittima diminuisce del 10% ogni minuto se questa non viene soccorsa rapidamente con opportune tecniche di primo soccorso e, in particolare, con la rianimazione cardiopolmonare. Tuttavia, è bene sottolineare che, anche se si attivano tali manovre, purtroppo, non sempre la sopravvivenza della persona è garantita. Un buon intervento aumenta la possibilità che il soggetto recuperi tranquillamente le proprie funzioni vitali, senza danni cerebrali. Le tecniche d’intervento possono essere messe in pratica anche da un comune cittadino, cioè un operatore non sanitario, detto anche “soccorritore laico”.

L’obbligo del defibrillatore in azienda

La presenza del defibrillatore è d’obbligo per le associazioni sportive, dilettantistiche e professionistiche; esistono società sportive che sono esentate dall’obbligo del defibrillatore, e sono quelle dilettantistiche a basso sforzo cardiaco (bocce, biliardo, golf, pesca sportiva di superficie, caccia sportiva, sport di tiro, giochi da tavolo, ecc.). La manutenzione e la dotazione del defibrillatore è a carico delle singole società sportive, ma a volte capita che più società sportive condividono lo stesso ambiente: in questo caso possono acquistare anche un unico defibrillatore. Stessa cosa è valida ad esempio per le palestre all’interno delle scuole in cui operano anche società sportive esterne; queste ultime possono far riferimento in caso di emergenza, al defibrillatore acquistato dalla scuola. È importante ricordare che il defibrillatore è uno strumento salva vita, e non bisogna affidarsi a strumenti che non danno sicurezza.

Procedura di rianimazione in caso di arresto cardiaco

Vediamo ora le azioni da mettere in pratica quando si è a contatto con un soggetto che ha perso la coscienza, che si presume possa essere stato affetto da un arresto cardiaco improvviso:

  1. Verificare l’arresto cardiaco;
  2. Tentare di vegliare la vittima;
  3. Allertare il servizio di emergenza;
  4. Iniziare la rianimazione cardiopolmonare (RCP) e inviare qualcuno a recuperare un defibrillatore;
  5. Azionare il defibrillatore;
  6. Applicare i sensori:
  7. Attenersi alle indicazioni impartite dallo strumento.

Tali azioni devono essere eseguite velocemente e in modo ordinato per aumentare la probabilità di sopravvivenza e/o di recupero senza danni al cervello per una persona colpita da arresto cardiaco. La valutazione dello stato di coscienza della vittima è importante per informare il più possibile l’operatore del Servizio di pronto intervento sanitario (118) durante la chiamata; quest’ultimo deve essere d’aiuto per i soccorsi che devono dirigersi sul luogo dell’accaduto, restando in linea per fornire assistenza nell’esecuzione corretta delle tecniche di primo intervento. Il soccorritore deve procedere con la rianimazione cardiopolmonare fino all’arrivo del defibrillatore, se presente sul posto dell’evento, o fino all’arrivo dell’ambulanza. All’arrivo del personale medico, il soccorritore laico dovrà allontanarsi dalla vittima soccorsa, che verrà assistita in ospedale, dove riceverà tutte le opportune cure. Si ricorda che, in base alla normativa vigente in materia, gli operatori non sanitari non devono per forza agire in caso di emergenza, anche se sono stati formati per effettuare le manovre opportune; potrebbe succedere che il soccorritore laico si trovi in una situazione di panico e non se la senta di agire in qualsivoglia modo. Tuttavia deve avvisare il 118.

Funzionamento del defibrillatore automatico

La defibrillazione è una metodologia che consiste nell’inviare una determinata scarica elettrica al cuore, per fermare un’aritmia o un arresto cardiaco. Il defibrillatore semiautomatico è in grado di rilevare in modo automatico il ritmo del cuore e valutare se deve essere emessa una scarica. Si tratta di un apparecchio salvavita che produce uno shock elettrico, andando ad azzerare il battito cardiaco e, successivamente, ristabilirne il ritmo. In genere un defibrillatore che presenta due elettrodi che il soccorritore deve applicare sul torace della vittima (uno a destra e uno a sinistra del cuore) e da una zona centrale che riguarda l’analisi delle informazioni da essi trasmessi. Si ricorda che per salvare la vita ad una persona affetta da arresto cardiaco non serve semplicemente saper utilizzare un defibrillatore, ma occorre anche azionarlo quanto prima.

Scegliere un corso BLSD riconosciuto

Il corso vi insegnerà a salvare la vita di una persona; da ciò si evince l’importanza di ricorrere a dei professionisti. Un corso BLSD, per essere valido e riconosciuto deve essere svolto da un ente di formazione accreditato presso la regione di appartenenza. E’ possibile acquistare anche dei corsi di BLSD erogati da istruttori preparati, ma se queste persone non sono iscritte ad un centro di formazione accreditato, l’attestato conseguito non avrà validità. Un insegnante di BLSD non è per forza un sanitario, può essere anche una persona che ha fatto un corso di abilitazione all’insegnamento di tali manovre.

Programma trattato durante il corso BLSD

Parte teorica:

  • Rianimazione cardiopolmonare di base;
  • Scopo della defibrillazione precoce;
  • Funzionalità cardiaca;
  • Avvertenze di sicurezza generali;
  • Presentazione e descrizione del defibrillatore.

Parte pratica:

  • Dimostrazione sul manichino della sequenza di rianimazione cardiopolmonare e defibrillazione semiautomatica;
  • Raccolta dei dati registrati e analisi dell’intervento.

Quanto costa il corso BLSD?

Il corso è gratuito per gli studenti di infermieristica dell’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli” che seguono il corso di studi in Infermieristica presso l’Azienda Ospedaliera San Giuseppe Moscati di Avellino.

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